In occasione di Piscine Global, la più grande e importante fiera dedicata al mondo delle piscine e del wellness, che è tornata dal vivo a Lione dal 15 al 18 novembre 2022, a distanza di quattro anni dall'ultima edizione, il Gruppo FITT e la sua filiale di Monaco hanno presentato l'ultima fase del processo di transizione del marchio, che da dual brand Interplast-FITT - promosso nel 2018 - diventa a tutti gli effetti FITT.

La strategia di sostenibilità del Gruppo al 2030

FITT MC è attiva in Francia da più di 40 anni con il marchio Interplast e fa parte del Gruppo FITT dal 2005. Con la conclusione del processo di transizione del marchio, FITT MC potrà beneficiare della riconoscibilità e unicità del brand FITT in tutto il mondo.

Interplast diventa FITT

Interplast diventa FITT

Rinforzo della presenza del Gruppo FITT nel mercato francese

Il Gruppo, tramite la filiale FITT MC, rafforzerà ulteriormente la sua presenza nel mercato francese, il primo mercato per le piscine in Europa, e il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti. L'obiettivo è quello di generare sinergie con i partner strategici e di lungo tempo, al fine di sviluppare sistemi idraulici per piscine sempre più performanti e sostenibili insieme, in grado di soddisfare le esigenze di installatori e utenti finali.

Rendere questo mondo un posto migliore, per noi e per le generazioni che verranno

è la visione imprenditoriale di Alessandro Mezzalira, CEO di FITT, che si concretizza nel fare impresa generando valore economico, ambientale e sociale.

Decarbonizzazione e sviluppo di prodotti innovativi

«L'impegno responsabile di FITT si basa su tre driver: innovazione, trasparenza e interdipendenza. - continua Alessandro Mezzalira. - Questi tre driver sono, al tempo stesso, il nostro DNA, ovvero le caratteristiche distintive che ci definiscono come impresa e ci rendono unica, e la modalità con cui attuiamo la nostra strategia di sostenibilità.»
In questo momento storico in cui la sfida climatica è ogni giorno più evidente e tutte le imprese sono chiamate a confrontarsi con i temi ESG, anche FITT ha avviato il proprio percorso di sostenibilità, consapevole che non esistono soluzioni complete e universali.
E, che sta per Environmental, vede FITT impegnata su due fronti paralleli: quello dell'energia, in un'ottica di decarbonizzazione, e quello dello sviluppo di prodotti innovativi.
Il primo obiettivo mira a raggiungere la neutralità carbonica (Scope 1-2) per tutti gli stabilimenti italiani al 2025 e per tutti gli stabilimenti del gruppo entro il 2030.
Per il secondo punto, l'intento è quello di raggiungere un 10% di fatturato derivante da prodotti innovativi a minore impatto, che emettono -10% di CO2eq rispetto alla versione tradizionale, entro il 2025.
S, che sta per Social, vede FITT impegnata nuovamente su due fronti complementari, uno interno e uno esterno. Nel primo, rientra la creazione di benessere, inclusione e sicurezza per la FITT people, nel secondo rientra il sostegno di iniziative sociali e ambientali, locali e internazionali, principalmente in ambito salute, donne, giovani, diversamente abili, creando partnership con gli stakeholder.
G, che sta per Governance, vede FITT impegnata nella trasformazione del proprio modello di business in grado di creare valore condiviso, contribuendo ad avere un impatto positivo sulla vita delle persone e sull'ambiente.

Stand FITT - Piscine Global Europe ©EuroSpaPoolNews

Stand FITT a Piscine Global Europe 2022 - ©EuroSpaPoolNews

7 obiettivi per lo sviluppo sostenibile e la RSI

La prima tappa di questo percorso ha visto FITT SpA (stabilimenti italiani) diventare Società Benefit: nel suo statuto, l'azienda ha aggiunto, insieme allo scopo di perseguire profitto, l'impegno pubblico e ufficiale di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

Anche se impresa familiare italiana, FITT è soprattutto un gruppo multinazionale, con diverse sedi produttive in Europa e commerciali in tutto il mondo. Da qui deriva la necessità di adottare dei riferimenti internazionali. Seguendo quindi l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che si articola nei 17 obiettivi individuati dall'ONU - i Sustainable Development Goals (SDGs) - FITT ne ha selezionati 7 per la propria strategia:

  • 6.Clean water and sanitation;
  • 7.Affordable and clean energy;
  • 8.Decent work and economic growth;
  • 9.Insutry, innovation and infrastructure;
  • 12.Sustainable production & consumption;
  • 13.Climate change;
  • 17.Partnership for the Goals.

Sul piano produttivo, il percorso di responsabilità di FITT passa attraverso quattro azioni fondamentali: misurare, conoscere, migliorare e compensare. Per migliorare l'impatto che FITT ha sull'ambiente deve, in primo luogo, misurarlo e conoscerlo.

Per questo motivo, ricorre all'analisi del ciclo di vita per i prodotti di punta, condotta in partnership con il Centro Studi Qualità e Ambiente - CESQA - del Dipartimento Ingegneria Industriale dell'Università di Padova . Il Life Cycle Assessment (LCA) è uno strumento empirico basato sulla raccolta e l'analisi dei dati che permette di avere una mappatura scientifica degli impatti, di individuare le aree di miglioramento e di comunicarli in modo trasparente a tutti gli stakeholders.

Anche FITT B-Active Flex, il primo per la sua applicazione, è stato sottoposto a LCA, secondo gli standard internazionali ISO 14040 e ISO 14044 per analizzare gli impatti associati al ciclo di vita del prodotto stesso e per effettuare una comparazione tra le diverse alternative tecnologiche disponibili sul mercato.
L'LCA è la metodologia di cui si serve FITT per capire quali materie prime e quali processi risultano maggiormente critici, per conoscere l'impronta dei propri prodotti e per monitorarsi nel tempo, innescando un circolo virtuoso di miglioramento continuo.