UNI 10637: Requisti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell'acqua in piscina

La norma UNI 10637, unica norma tecnica italiana nel settore delle piscine, potrebbe iniziare il processo di revisione entro il 2020.
La proposta avanzata all'interno del GL11, il gruppo di lavoro che si occupa della scrittura della norma, è in fase di inchiesta interna e saranno i membri del gruppo a decidere, entro il 27 marzo, se affrontare o meno il processo di revisione.

La norma 10637 è stata introdotta, in una forma del tutto simile a quella attuale, nel 2006, ed ha ripreso le importanti modifiche introdotte dall'Accordo Stato Regioni del 2003. 
E' stata successivamente revisionata nel 2015, subendo piccole modifiche, e di seguito l'anno successivo, dopo la pubblicazione delle norme europee sulle piscine private.
La UNI 10637 riguarda quindi solamente, ad oggi, le piscine ad uso pubblico. 

Rossana Prola Esperto UNI (GL 11 e 18) e CEN (TC 402 e TC 136) piscine pubbliche italia

Rossana PROLA

La situazione delle piscine pubbliche è cambiata

A distanza di 17 anni dalla pubblicazione della versione oggi conosciuta è ormai giunto il tempo di adeguare la norma ad una situazione profondamente cambiata rispetto ad allora.
La diffusione delle piccole, in alcuni casi piccolissime, strutture turistico-ricettive nel nostro Paese rende sempre più urgente affrontare il tema del conciliare l'utilizzo pubblico delle piscine con risorse economiche limitate.

La sicurezza dei bagnanti deve essere sempre una priorità, ma è ormai improcrastinabile la necessità di adeguare le richieste impiantistiche al numero di bagnanti.

Non è pensabile, infatti, che i requisiti in termini di tempi di ricircolo, numero e dimensione dei filtri e delle pompe siano gli stessi per la piscina a servizio di una piccola casa vacanze e per quella di un campeggio sul Lago di Garda.
Il risultato sarebbe quello di avere impianti del tutto sproporzionati alle reali esigenze, troppo costosi e spesso sotto-utilizzati.

Altre attrezzature per piscine pubbliche

Molti altri aspetti andrebbero normati, come ad esempio gli impianti ad elettrolisi ed i dosatori di ipoclorito di calcio, e molti altri andrebbero chiariti, come ad esempio quello relativo alla tipologia di sistemi di dosaggio automatico dei prodotti chimici.

In generale, la norma dovrebbe dotarsi di una struttura più prestazionale e meno descrittiva, per consentire l'introduzione di nuove (o diverse) tecnologie, chiamate a rispettare principi e non elenchi di requisiti. 

piscina pubblica ©Peggy und Marco Lachmann-Anke

©Peggy und Marco Lachmann-Anke

Una norma ancora troppo poco conosciuta dai professionisti

D'altro canto, va ammesso che la diffusione della cultura tecnica è molto lenta e nonostante siano ormai passati moltissimi anni la UNI 10637 non è pienamente conosciuta dai costruttori di piscina che, incredibilmente, ancora affollano i convegni nei quali si discute il tema.

Ora è il momento di adattare la norma UNI 10637

Che fare, quindi?
La scelta è difficile: fermarsi per aspettare chi è rimasto indietro od adeguarsi alla velocità del mondo circostante?
Da parte mia non ho dubbi: 17 anni sono troppi per permettersi di aspettare ancora chi non ha voluto aggiornarsi.
Tutto il nostro settore, a partire dalle Associazioni fino alle aziende produttrici ed i rivenditori di componenti si sono prodigate, in questi anni, per far conoscere la "nostra" norma tecnica, ora è giunto il momento di adeguarla.
In questi ultimi anni la sensibilità verso le norme tecniche è molto cresciuta e sono certa che, stavolta, il tempo necessario per diffondere la norma revisionata sarà molto più breve che in passato.

Rendere l'Italia un grande paese nella scrittore delle norme tecniche europee

Il nostro obiettivo deve essere un altro, cioè quello di portare l'Italia ad essere un grande Paese nella scrittura delle norme tecniche europee, al pari di Francia e Germania. La UNI 10637 è, come detto sopra, l'unica norma tecnica italiana nel settore delle piscine. 

Tutte le altre, che sono circa una trentina, sono state scritte in Europa e recepite da UNI ed hanno lo stesso identico valore di quella italiana.
Se il problema è come affrontare il cambiamento di una sola norma, come si può pensare di far conoscere tutte le altre, che verranno a loro volta revisionate ogni cinque anni?

Conciliare qualità e innovazione nelle piscine pubbliche

Anche la revisione della UNI 10637 andrebbe inserita in un contesto europeo, poichè non c'è accordo sull'affrontare insieme le norme tecniche sul trattamento dell'acqua delle piscine pubbliche.
Una revisione della UNI 10637, quindi, andrebbe ipotizzata scegliendo una sorta di "filosofia di pensiero" simile ad altre esistenti in Europa.
Sicuramente, avvicinarsi alla DIN tedesca consentirebbe di smussare le resistenze alla unificazione, poichè sono i tedeschi i più restii a modifcare la propria norma.

D'altra parte, la DIN accusa, a sua volta, un precoce invecchiamento, poichè la sua struttura rigida non lascia spazio alla innovazione e i filtri grandi necessari per assicurare un senza dubbio elevato livello prestazionale risultano ormai poco compatibili con le necessità ambientali in termini di ingombro, di peso, di consumo di acqua.

Chi altri meglio degli italiani potrebbe conciliare qualità e innovazione? La sfida è sicuramente impegnativa, ma si potrebbe lavorare insieme per  creare un modello a cui tutta l'Europa potrebbe ispirarsi.

Il mio augurio è quindi che si affronti non solo la revisione della UNI 10637, ma anche uno studio approfondito delle norme CEN e una partecipazione sempre più attiva ai tavoli di lavoro della normazione europea.

Rossana PROLA
Membro esperto UNI (GL 11 e 18) e CEN (TC 402 e TC 136)